domenica 25 luglio 2010

Aiuto, la peste in Romagna.

Dal Blog di Vittorio Zucconi del 16 luglio 2010.

Coronato dall’”Atto d’Amore” di Berlusconi, che invita a visitare l’Italia con la sua voce impostata e falsa da animatore di festa danzante per pensionati (non sfigati) al Dopolavoro Ferrovieri, il tragico sito “Italia.it” partorito da Pippi Coscialunga,la Sciura Brambilla, propone alcune interessanti scoperte per chi non conoscesse il nostro Paese e fosse francofono o anglofono.
I lettori di lingua inglese interessati alla Emila Romagna scopriranno ad esempio che Giuseppe Verdi, sotto la maschera del compositore, era in realtà un romanziere: “This is witnessed by the Verdi’s novels“, spiega il brambillesco sito, riferendosi alle celebri, e per me inedite, novelle verdiane (non è che per caso lo hanno confuso con Verga? No, quello era siciliano). Molto più preoccupante, per me che sto per portarci in vacanza frotte di nipoti, è sapere che sulla Rivera Romagnola è in atto un’epidemia di peste. Il capitolo dedicato alle spiagge romagnole si intitola infatti, seccamente e in neretto, perchè non sfugga al turista transalpino: “Plagues”, che nella lingua di Sarkozy significa appunto “Pestilenze” (grazie al sito Giornalettismo). Il sito, orgoglio turistico del governo e pagato naturalmente dalle tasche dei contribuenti, non precisa se almeno Rimini e i comuni rivieraschi abbiano provveduto ad arruolare monatti per la rimozione del turista deceduto. Conoscendo l’efficenza dei rumagnòl, sono certo di sì. Non siamo ancora alle sublimi traduzioni automatiche delle biografie dei ministri nell’altro governo Berlusconi, dove il vicepremier Fini veniva raccontato come l’ex leader del “Forehead of Youth”, cioè della fronte – non del fronte – della Gioventù, o all’indimenticabile “Pliz Pliz vizit Itali” del marito di Barbara Palombelli, ma la cialtroneria e la sciatteria sono eccellenti. Poichè non parlo e non leggo correntemente il Mandarino non saprei dire quante bestalità siano contenute nella versione cinese, o in quella tedesca o russa, ma se qualche lettore di questo blog volesse spulciare il sito della Brambilla nelle altre lingue e segnalarmi altre castronerie, si accomodi. Almeno ridiamo un po’, prima di soccombere alla pestilenza.

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