giovedì 20 agosto 2009

LE BUGIE ED I SILENZI DI BERLUSCONI “PIDUISTA”

DICHIARAZIONE DI ANTONINO CAPONNETTO SUI FATTI RELATIVI ALLA ISCRIZIONE ALLA P 2 DEL GRANDE NANO.

Circa un anno fa il quotidiano La Repubblica riportava alcune dichiarazioni in cui l’On. Berlusconi tentava di far credere che egli non avesse mai fatto parte della P2 e che il ricevimento della tessera della P2 sarebbe stato un fatto episodico e non seguito da una sua iscrizione alla loggia massonica.
La verità è ben diversa ed è - forse – il caso di ricordarla ai cittadini in questa vigilia di elezioni, tanto più che questa vicenda sembra essere stata dimenticata sia da Berlusconi che dai suoi avversari (pur avendo io superato gli 80 anni, la mia memoria è ancora vigile).
In realtà il Cavaliere si iscrisse alla P2 è pagò regolarmente le quote associative. Proprio per aver affermato il contrario innanzi al Tribunale di Verona egli venne denunciato per falsa testimonianza.
Con sentenza n. 97 del 1°/10/90, passata in giudicato, la Sezione istruttoria della Corte d’Appello di Venezia, pur applicando una sopravvenuta (e… provvidenziale) amnistia, entrava - come suo dovere - nel merito, per vagliare la possibilità di un proscioglimento pieno. Così testualmente scriveva:
<A) dalle risultanze della commissione Anselmi;
B) dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al G.I. di Milano, e mai contestate, secondo cui la iscrizione alla P2 avvenne nei primi mesi del 1978.
Invero dagli atti della commissione parlamentare ed in particolare dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fibocchi, figura il nominativo del Berlusconi (n. di rif. 625) e l’annotazione del versamento di lire 100.000 come eseguito in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza risulterebbe comprovato anche da un dattiloscritto proveniente dalla macchina da scrivere di Gelli>>.
Queste precisazioni io ebbi a fare in una mia “lettera al Direttore” che il giornale pubblicò (allora era più facile ottenere spazio su certi temi… ). In essa io dedicavo qualche parola alle affermazioni di Berlusconi sulla “non pericolosità” della P2, richiamandomi ai gravi fatti riferiti dalla Commissione Anselmi, a quelli narrati da Gherardo Colombo nel libro Il vizio della memoria ed a tutte le stragi italiane in cui era stata coinvolta la P2.
Ricordare tutto ciò – oggi – può sembrare un’offesa per l’intelligenza e la coscienza degli italiani. Ma mi sta a cuore – in particolare – la generazione che sta crescendo e che deve essere aiutata nella conoscenza dei fatti e nella memoria storica, se veramente vogliono rinnovare il nostro paese.
Firenze, 15. 3. 2001
Dott. Antonino Caponnetto

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